Di Achille Nobiloni
Dialogando su facebook con un mio quasi ex-compagno di scuola (abbiamo
frequentato la stessa scuola elementare negli stessi anni ma in sezioni
diverse) mi dice che lui non se la prende con chi guadagna un bello stipendio
ma non gli sta bene se gli dicono che tolgono soldi a lui per darli a chi guadagna molto più di lui.
Il riferimento è alla diversità dei trattamenti retributivi ma anche
alla diversità dei trattamenti pensionistici e a quella tra calcolo retributivo
e contributivo e io gli faccio notare che oggi come oggi, che lui è in
pensione, nessuno toglie soldi a lui per darli ad altri visto che anche la sua
pensione è “retributiva”.
In proposito il mio amico, con simpatie 5 stelle, mi dice che
attualmente la sua pensione è pari all’80% della sua ultima retribuzione che
era pari a 3.500 euro al mese.
A questo punto mi è venuto spontaneo fargli il discorso che riproduco
pari pari qui di seguito:
“A me piace
affrontare i temi uno alla volta e con un approccio pragmatico e concreto.
1) Parliamo quindi di pensioni retributive
e contributive. C’è chi dice che con il metodo retributivo
chi prende di più toglie soldi a chi prende meno. Non è vero, semmai li toglie
alle generazioni future ed è quindi giusto cambiare sistema ma con la dovuta
gradualità e i dovuti accorgimenti, prima di tutto per non penalizzare i giovani
di oggi ma anche per non colpevolizzare intere generazioni di pensionati e neopensionati
la cui unica colpa è quella di aver beneficiato di un sistema che non loro, ma
lo Stato e i politici che lo guidavano, avevano messo in piedi e giurato più
volte, tra scalini e scaloni vari, di aver risanato e messo in sicurezza.
2) Parliamo di pensioni attuali. Anche la
tua è retributiva e se ora venisse immediatamente applicato il
"contributivo subito per tutti", come alcuni chiedono, anche la tua
pensione dovrebbe essere ritoccata al ribasso, che ti piaccia o no.
3) Proviamo a fare un confronto semplice
semplice basato su 13 stipendi l'anno e su una pensione come la tua e su quella
di un manager che guadagna 200.000 euro l'anno. Tu dici che guadagnavi 3.500
euro al mese e che la tua pensione è l'80% di quella retribuzione. Bene, vuol
dire che avevi uno stipendio annuo di 45.500 euro sul quale, in base alle
attuali aliquote fiscali, pagavi 13.610 euro di tasse pari a un prelievo del
29,9% e oggi prendi una pensione di 2.800 euro al mese, pari appunto all'80%
dell'ultima retribuzione. Ok! Un dirigente che prenda 200.000 euro l'anno ne
paga 79.070 di tasse, pari a un prelievo del 39,5% contro il tuo 29,9
(praticamente 40% contro 30%) e di pensione prenderà meno di 7.500 euro lordi
al mese pari a meno del 50% della sua ultima retribuzione mensile, contro il
tuo 80%. Pensi ancora che stiano togliendo soldi a te per darli a lui?”.
Sto ancora aspettando la risposta ma nel suo caso sono certo che me la
darà perché è persona in assoluta buona fede e della massima onestà
intellettuale. E tra l’altro è un caro amico col quale ci divertiamo a
confrontarci specialmente quando mi diverto a stuzzicarlo dandogli del “populista”.
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